Validazione di un sistema di stoccaggio che implementa tecnologie innovative.

La Cooperativa Agricola Valle Bruna ha sperimentato all’interno del proprio impianto (cella) di stoccaggio alcune apparecchiature innovative in grado di disinfestare, purificare, condizionare e sanificare l’ambiente. L’IBE – CNR ha seguito l’andamento dello stoccaggio impostando prove per la verifica del mantenimento del tempo della qualità dei prodotti e ha verificato il mantenimento delle condizioni inziali. Questo obiettivo ha legato fortemente il progetto TISCOGRAN alle azioni del PIF DRAGO nelle quali la Cooperativa Valle Bruna si occupata oltre che di trasformazione, anche di conservazione e distribuzione dei prodotti di filiera. 

Miglioramento della fase di confezionamento. 

Il confezionamento dei prodotti finiti era eseguito dalla Cooperativa Valle Bruna, prima del progetto, utilizzando sacchetti scelti secondo vecchie logiche di mercato (costo più basso, tipologia più comune e facile reperimento). Il consumatore, però, basa le proprie scelte sul prezzo del prodotto ma acquista anche “con gli occhi” e negli ultimi anni ha cominciato a dare sempre maggiore valore alla ricaduta ambientale dei propri acquisti. Ecco che la scelta del tipo di confezione che riveste la farina e la pasta (minore impatto ambientale, possibilità di riciclaggio) oltre a quello dei colori e layout complessivo, è diventato fondamentale. La Coop Valle Bruna, supportata dall’IBE – CNR ha individuato altre tipologie di sacchetto utilizzate per il confezionamento dei prodotti, valutando da una parte le capacità tecniche (tenuta e mantenimento della qualità della pasta e farina, sostenibilità), dall’altra l’impatto sul consumatore individuando le preferenze nella scelta. 

Miglioramento della logistica 

La Coop Valle Bruna ha implementato un sistema di tracciamento dei prodotti in entrata (permanenza) e uscita dallo stoccaggio e dal mulino, integrando nel proprio sistema di Qualità la Certificazione ISO 22005 che garantisce la tracciabilità degli elementi della filiera cerealicola, quali:

1. origine e quantità della materia prima;

2. nome e recapito dell’azienda;

3. data di ricevimento;

4. lotti realizzati (in entrata/uscita nel caso di preparatore);

5. lotti in uscita e relativa destinazione;

6. documenti di trasporto, origine della materia prima e quantità;

7. responsabilità e controlli;

8. requisiti di qualità (Modello di produzione integrata – Agr. Bio/Integrata, gestione della Biodiversità).

Indagine di mercato 

L’IBE – CNR ha valutato attraverso metodi scientifici basati su interviste mirate e successiva applicazione dell’analisi statitica, quanto le diverse innovazioni implementate dalla Cooperativa Valle Bruna, dalla tracciabilità al packaging pesino nella preferenza e nella scelta del prodotto da parte dei consumatori.